martedì 23 febbraio 2010

IL MISTERO DELLA NAVE INVISIBILE "PHILADELPHIA"


Philadelphia, 1943:
un cacciatorpediniere della marina statunitense, l’Eldrige, viene sottoposto a un curioso esperimento magnetico per farlo diventare invisibile ai radar. Qualcosa, però, non va secondo i programmi degli scienziati: la nave sfugge al controllo, viaggia nello spazio, forse addirittura nel tempo e quando “torna” al molo molti soldati sono morti. Gli altri, come si conviene in ogni spy story rispettabile, vengono messi a tacere. Con le buone o con le cattive.

Due scenari completamente incompatibili per un mistero, il presunto “esperimento di Philadelphia”, che continua a far discutere ad oltre mezzo secolo di distanza. Secondo alcune testimonianze dell’epoca, il test ci fu davvero e la nave, dopo essere stata avvolta da una nebbiolina verdastra, scomparve dal porto per riapparire qualche minuto dopo. Per ottenere il risultato gli scienziati avrebbero messo sulla nave due maxi bobine, una a poppa e una a prua, per iper-magnetizzarla.

A bordo, però, si verificò il disastro: alcuni marinai impazzirono, altri sparirono nel limbo spazio-temporale, altri ancora, addirittura, furono trovati “fusi” nelle strutture metalliche dell’Eldridge. C’è di più: altri testimoni, chiaramente all’oscuro dell’esperimento, affermano di aver visto la nave, nello stesso giorno, in Virginia, a 600 chilometri da Philadelphia. E non manca, ovviamente, chi ha teorizzato un viaggio nel tempo: con un copione degno di “Ritorno al Futuro”, la nave per qualche minuto, sarebbe ricomparsa nel 1983, un balzo in avanti di 40 anni.

Nessuna di queste ipotesi, però, trova oggi un testimone dell’evento pronto a mettere la faccia per sostenerla. Secondo i fautori della teoria del viaggio spazio temporale il “problema” si risolve denunciando un complotto per mettere a tacere quanto accaduto. Una visione confermata dalle “sparizioni” di alcuni marinai, successiva al ritorno dell’Eldridge.

Secondo i diversi racconti, la nave si sarebbe "materializzata" e "smaterializzata" più e più volte, apparendo istantaneamente in diversi punti lontani fra loro, anche in differenti "spazi-tempi", prima di ritornare al molo iniziale.C'è poi chi parla anche di un secondo esperimento compiuto, alla stregua del primo.

1 commento:

  1. Mi affascina l'occulto..ti seguirò..Passa anche da me per qualche ricetta semplice ma sfiziosa

    RispondiElimina